Dolcetto o scherzetto? Mai domanda potrebbe essere più appropriata quando si parla di mangiare una zucca; e purtroppo, se non si presta attenzione, lo “scherzetto” rischia di avere un gusto amaro per il consumatore, non solo letteralmente.
Quando le acquistiamo dall’ortolano o al supermercato dobbiamo infatti ricordarci che non tutte le zucche sono adatte al consumo. Questi ortaggi non si distinguono fra loro soltanto per la forma, il colore o la dimensione; ci sono quelle edibili, con cui sbizzarrirsi a preparare gustose ricette in cucina, e quelle ornamentali, che invece vanno usate solo per decorare la casa o per intagliarci una lanterna per la festa di Halloween.
I rischi per la salute derivanti dal consumo improprio di zucche ornamentali, così come dal consumo di zucchine amare, sono dovuti alla cucurbitacina: una sostanza tossica dal sapore amaro che, se ingerita, provoca nausea, vomito, crampi addominali e diarrea.
Nella maggior parte dei casi i sintomi appaiono dopo qualche ora dall’ingestione e possono protrarsi anche per alcuni giorni. I soggetti più vulnerabili come i bambini e gli anziani possono essere colpiti da una sintomatologia più accentuata, con fenomeni di disidratazione e ipotensione che possono richiedere il ricovero ospedaliero.
Attenzione alla commestibilità…
Quando compriamo una zucca accertiamoci sempre dell’uso che ne possiamo fare, se è commestibile o se soltanto ornamentale. Controlliamo le informazioni riportate nelle etichette e nei cartelli posti nelle vicinanze del banco vendita; se abbiamo dei dubbi, chiediamo direttamente al venditore.
Se nel punto vendita ci sono sia zucche edibili che ornamentali, quelle non edibili dovrebbero essere esposte alla vendita in zone differenti dal banco dell’ortofrutta o da altri reparti alimentari.
Per coloro che coltivano le zucche nel proprio orto, il consiglio è di fare attenzione invece a non piantare varietà edibili vicino a zucche ornamentali: il rischio in questo caso è quello di ibridazioni spontanee tra le due tipologie, oltre che quello di confondersi al momento della raccolta (spesso le zucche edibili sono simili nell’aspetto, dimensione e colore al prodotto non edibile).
In via precauzionale, sia per le zucche che per le zucchine è consigliabile infine non consumare il prodotto quando all’assaggio percepiamo un gusto amaro, che può derivare dall’eccesso di cucurbitacine.
… e all’igiene!
Nel caso della festa di Halloween, una domanda che può sorgere in chi vuole evitare sprechi alimentari è: «si può consumare la zucca con cui è stata intagliata la lanterna?».
Premesso che è preferibile intagliare la lanterna con zucche ornamentali, nel caso questo sia fatto invece con una varietà edibile che si vuole in seguito consumare, la raccomandazione è innanzitutto quella di lavorare la zucca nel rispetto dell’igiene per le preparazioni alimentari, con mani e utensili da cucina puliti. In secondo luogo, è importante:
- scavare bene la zucca e salvare quanta più polpa possibile prima dell’uso come lanterna;
- consumare entro pochi giorni quanto asportato, conservandolo in frigorifero all’interno di un contenitore pulito, oppure congelare la polpa in sacchetti puliti ben chiusi.
La conservazione all’esterno, la probabile manipolazione con scarsa igiene durante la festa o da parte dei bambini, l’uso di candele all’interno rendono sconsigliabile il consumo della zucca dopo l’utilizzo come lanterna, anche nel caso in cui la varietà di zucca utilizzata per intagliarla fosse edibile.
La zucca tra ricette e festa di Halloween
La zucca è davvero versatile in cucina: si presta alla preparazione di molte ricette diverse, come il pane alla zucca, il risotto, le zuppe, i tortelli, le lasagne, la pasta. Può inoltre essere usata anche come ripieno per gli arrosti, come contorno cotta al forno o in padella, e infine per preparare dolci o torte salate.
In questo periodo, oltre alle numerose sagre di paese dedicate alla zucca sparse in tutta Italia, si celebra anche la ricorrenza principale legata a questo ortaggio nell’immaginario occidentale: Halloween, festa di origine celtica che si celebra la sera del 31 ottobre.
La parola Halloween ha origini scozzesi e deriva da “all hallows’ eve” che significa “notte di tutti gli spiriti”, ovvero la sera della vigilia del giorno di Ognissanti. Il simbolo della festa è appunto una zucca su cui viene intagliata una faccia ghignante, all’interno della quale è inserita una candela, che nei paesi anglofoni viene chiamata “Jack O’lantern”.
La leggenda di Jack O’lantern
Molte sono le leggende all’origine del simbolo di Halloween. Una delle più in voga narra di Jack, astuto e dissoluto fabbro irlandese con la passione dell’alcol, che una sera al pub incontrò il diavolo venuto a prendersi la sua anima. Approfittando dell’ubriachezza di Jack il diavolo era quasi riuscito nel suo intento, quando il fabbro gli chiese un ultimo desiderio: il diavolo doveva trasformarsi in una moneta, per permettergli di bere un ultimo drink prima di scendere all’inferno. Il diavolo acconsentì e si trasformò in una moneta, ma Jack anziché spenderla come promesso la mise nel suo borsello accanto ad una croce d’argento, in modo che il diavolo non potesse più ritrasformarsi.
Pur di liberarsi il diavolo gli promise che non si sarebbe preso la sua anima per dieci anni, e così Jack lo lasciò andare. Trascorso il periodo pattuito il diavolo si presentò di nuovo per prendergli l’anima. Jack tese allora un altro tranello al demonio: gli chiese di raccogliere una mela da un albero. Quando il diavolo si arrampicò sull’albero però Jack incise una croce sul tronco della pianta, in modo tale che il diavolo non potesse più scendere. Dopo una lunga discussione i due arrivarono a un accordo: in cambio della libertà, il diavolo avrebbe risparmiato la dannazione eterna a Jack.
Sicuro di non pagare per il suo comportamento immorale, durante la propria vita Jack commise innumerevoli peccati e azioni inique. Tuttavia dopo la morte, a causa del suo comportamento, gli venne rifiutato l’accesso in paradiso; presentatosi allora all’inferno, venne scacciato anche dal diavolo, che gli rammentò il patto e consumò la sua vendetta costringendolo a vagare senza meta sulla Terra come un’anima tormentata. Quando Jack si lamentò con il diavolo del freddo e del buio a cui era costretto, questi gli tirò un tizzone ardente che il fabbro mise dentro a una rapa. Da quel momento l’anima dannata di Jack iniziò a vagare con il suo lumino, alla ricerca perenne di un luogo dove riposare in attesa del giorno del Giudizio.
In occasione di questa festa in passato gli irlandesi, fedeli al racconto, rappresentavano Jack intagliandone il viso in una rapa e creando con essa la lanterna. Successivamente, in seguito alla Grande Carestia di metà ‘800, molti Irlandesi emigrarono in America, portando con loro la leggenda folkloristica di Jack. Essendo però le rape meno diffuse nel Nuovo Mondo, queste vennero sostituite con degli ortaggi più comuni e più facili da reperire: le zucche.
Riferimenti
- ANSES (Agence nationale de sécurité sanitaire de l’alimentation, de l’environnement et du travail). Attention aux courges amères !
- Ministero della Salute. Nota 41057 del 29/10/2018 – Consumo umano di zucche ornamentali e zucchine amare: pericolo di intossicazione da cucurbitacine.
- Veterinaria e Sicurezza Alimentare – VESA Marche. Le zucche ornamentali non sono edibili Casi di intossicazione da cucurbitacine
Nessun commento a "Occhio alla zucca! Zucche ornamentali e zucche edibili, attenzione alla differenza"