Le insalate in busta sono un prodotto comodo e pratico: facilitano la spesa e velocizzano la preparazione di pranzi e cene. Ma una volta aperte, è necessario lavarle? La risposta è: dipende da quello che c’è scritto sulla confezione.
Se c’è scritto “Prodotto lavato e pronto per il consumo”
allora l’insalata è già stata lavata e asciugata dal produttore che ne garantisce la sua sicurezza igienico-sanitaria fino alla data di scadenza. Non è quindi necessario rilavarla. In alcuni casi il termine “prodotto” potrebbe essere sostituito da una descrizione più specifica.
Bisogna tuttavia seguire scrupolosamente le altre indicazioni riportate sulla confezione come “Conservare in frigorifero a temperatura inferiore agli 8°C” o “Consumare entro due giorni dall’apertura della confezione e comunque non oltre la data di scadenza”.
Le insalate confezionate già lavate e asciugate fanno parte della categoria ortofrutticola detta IV gamma e vengono comunemente chiamate ready to eat.
Se non è presente questa dicitura
allora l’insalata deve essere lavata.
L’insalata è un alimento rischioso?
Come qualsiasi altro alimento anche il consumo di insalata potrebbe esporci ad alcuni rischi alimentari, tra cui quello biologico. Infatti, se contaminata da agenti patogeni come Salmonella, Listeria Monocytogenes, Escherichia Coli, Norovirus, Yersinia Enterocolitica, o altri, l’insalata potrebbe essere causa di malattie a trasmissione alimentare.
La contaminazione può avvenire in vari punti della filiera: dal contatto con suolo e concimi all’irrigazione con acqua inquinata, dalla manipolazione da parte degli operatori alle cross-contaminazioni che potrebbero accadere anche in casa se erroneamente mettiamo a contatto la verdura pronta al consumo con altri alimenti crudi come la carne, il pesce o le uova.
Nel caso specifico dell’insalata ready to eat, eventuali patogeni presenti sulla verdura raccolta potrebbero svilupparsi e diffondersi in seguito all’operazione di taglio, che aumenta la superficie attaccabile rispetto ai prodotti non tagliati.
In ogni caso risulta importantissimo il lavaggio, sia che sia fatto a livello industriale per i prodotti della IV gamma, sia che sia fatto in casa per gli altri tipi di verdure. Il lavaggio è infatti l’unico modo con cui è possibile decontaminare l’ortofrutta dai patogeni.
Da uno studio scientifico dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie è emerso che il lavaggio più efficace è il lavaggio con disinfettanti a base di cloro, seguito dal lavaggio con peracidi (aceto). Meno efficaci invece sono risultati il lavaggio con bicarbonato e quello con sola acqua.
Alcuni consigli pratici
Quando acquistiamo i prodotti di IV gamma è bene verificare:
- che siano mantenuti in banco frigo alla temperatura corretta durante la vendita;
- che il colore degli ortaggi sia vivace;
- che non ci siano marciumi né una eccessiva presenza di liquido all’interno della confezione (anche se un minimo di condensa può essere normale).
Dopo l’acquisto anche noi consumatori dobbiamo fare la nostra parte per mantenere il prodotto sicuro: infatti è fondamentale mantenere le condizioni di corretta conservazione durante il trasporto e nel frigorifero di casa.
Eventuali abusi termici anche di breve durata potrebbero vanificare lo sforzo di produttori e rivenditori atto a garantirci la sicurezza del prodotto.
Riferimenti
- Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie (2015). L’insalata confezionata e pronta al consumo è sicura? L’efficacia dei metodi di lavaggio domestici e industriali
- Pezzuto A., Belluco s., Losasso C., Patuzzi I., Bordin P., Piovesana A., Comin D., Mioni R., Ricci A. (2016). Effectiveness of Washing Procedures in Reducing Salmonella enterica and Listeria monocytogenes on a Raw Leafy Green Vegetable (Eruca vesicaria). Frontiers in Microbiology.
3 Commenti a "Insalata in busta, bisogna lavarla?"
Francesco Guacci 17 Settembre 2017 (12:10)
Grazie di cuore per queste preziose informazioni scientifico-comportamentali sulla natura dei cibi e della loro corretta conservazione. Tuttavia questi articoli sintetici vanno ben oltre il senso educativo e divulgativo di notizie relative a cibi che ogni giorno gustiamo o meno. Fanno riflettere…ed è un bene aggiornarsi continuamente su questi specifici argomenti; direi di più: come ex Docente lo avrei proposto nel POF come “approfondimento curriculare” indispensabili agli allievi ed alle loro famiglie…ed ai docenti tutti. Grazie di cuore per questi salutari consigli scientifici ma semplici e stimolanti alla lettura. Vi sono grato immensamente. Prof. Francesco Guacci di Solofra (Av).
Redazione 18 Settembre 2017 (10:53)
Salve Francesco, la ringraziamo per l’apprezzamento nei confronti del nostro lavoro, continui a seguirci
Alessio 17 Marzo 2022 (10:34)
Bisogna leggere veramente bene l’etichetta della verdura in sacchetto perchè è un attimo confondersi e rischiare di mangiare dell’insalata che invece andava lavata o , al contrario, lavare inutilmente della verdura che abbiamo già pagato caro per poterla mangiare immediatamente.